Fabio Marcato, fotografo e autore della foto di copertina, ci svela qualche segreto per ottenere dalla macchina fotografica la foto di danza perfetta.
Per Fabio durante le coreografie l’obiettivo è fissare un istante e fermarlo in un’immagine fotografica, tecnicamente occorre anticiparne la dinamica ed è più facile quando si riesce a seguire anche le prove. La difficoltà maggiore sta nel riprendere la danza quando si svolge in teatro, perché i continui cambi di luce costringono il fotografo, che scatta in modalità “manuale”, a modificare continuamente i parametri di scatto.
Il problema della danza, ci racconta, è che ogni movimento esprime la sua assoluta bellezza quando raggiunge la massima estensione quindi lo scopo è quello di prenderlo proprio in quel punto, per poi bloccare un attimo, un momento. Per bloccare questi attimi, per fotografare i corpi in tensione dei ballerini, per carpire i momenti più alti della coreografia, sarebbe molto facile usare “lo scatto multiplo a raffica”, ma per Fabio la sfida è proprio quella di riuscire a bloccare quegli istanti usando lo scatto singolo. Dal punto di vista emozionale, e venendo dal mondo delle fotografie di viaggi e di reportage, per lui è importante rappresentare con la fotografia quello che sta accadendo e vuole lasciare a chi guarderà la foto un racconto vivido.
Essendo ogni fotografia un racconto, gli interessa e gli ispira molto il backstage degli spettacoli di danza sia per completare al meglio il racconto sia per conoscere meglio l’anima dei danzatori che andrà a ritrarre. Raccontare queste fasi, spiega, ti catapulta in ciò che andrai poi a vedere su palco e contribuisce a rendere più familiare e discreta a tutti la presenza del fotografo per ottenere un effetto più naturale durante la performance.
Proseguendo in questa direzione, Fabio negli ultimi anni si è dedicato alla fotografia di stage di danza e ha cominciato ad apprezzare molto questo tipo di fotografie per carpire i segreti degli insegnamenti dei maestri a cui solitamente non viene data molta voce e di cui si conosce molto poco fuori dal mondo della danza. Infatti non si usa molto raccontare il lavoro del maestro di danza ma così nessuno vede come cresce il lavoro e non vede da vicino come ogni insegnante abbia un metodo e una personalità diverse.
Entrare come fotografo in un momento collettivo come lo stage o in una palestra in cui si fa lezione non è facile e la sua presenza può essere una distrazione ma molti “dicono che è come se non ci fossi e quando riesci a scomparire, tutti i soggetti risultano fotograficamente più naturali”. Questo risultato l’ha ottenuto dopo molto tempo anche conoscendo ogni giorno di più i modi dei ballerini e degli insegnanti ed è per questo che la testimonianza fotografica dell’evento ha una resa molto più distesa e naturale.
Dal punto di vista tecnico dichiara che non è un conoscitore profondo di questa arte ma la continua a fotografare perché la ritiene bellissima, affascinante e la guarda sempre con “meraviglia”, alla ricerca continua dello “scatto perfetto” che possa raccontare quanto la danza sia un’arte che concentra nella costruzione e nell’esibizione di un movimento fatica, forza, passione, precisione tecnica, dedizione e disciplina.
Ndr. Fabio Marcato è autore dell'immagine di copertina del numero di Expression di Settembre 2019 dedicata a Kledi.
Per conoscere meglio il mondo di Fabio Marcato: www.fabiomarcato.it