Alla scoperta del mondo magico del ritmo, del movimento libero e della danza!
Il nuovo progetto formativo di Rita Valbonesi e Rosita Di Firma
I mondi della fantasia, dei sogni e dell’immaginazione sono i luoghi, dove, in maniera più o meno conscia, possiamo dare spazio a emozioni e sentimenti talvolta anche potenti. Possono essere particolarmente animati, vivi e, attraverso il corpo, li possiamo percepire concretamente viaggiando alla scoperta di spazi interiori che si esprimono all’esterno nel rapporto con sé stessi e con l’altro.
Le tecniche per imparare ad ascoltare il proprio corpo sono diverse ma diventa importante, se non fondamentale, cominciare ad offrire strumenti nel percorso di crescita; percorso caratterizzato da desideri, fantasie, immagini e da atti spontanei e naturali. Uno di questi strumenti, quello forse più incline a favorire lo sviluppo del proprio io, attraverso le proprie passioni e le proprie inclinazioni, è l’arte, che può costituire, nel tempo, la risorsa e la vera forza per favorire una buona capacità di ascolto del proprio corpo. La massima greco-antica professata da Socrate “conosci te stesso” risulta infatti più contemporanea che mai e, proprio da questa prospettiva di consapevolezza, possono avere origine percorsi di conoscenza di sé caratterizzati dalla filosofia e dall’arte che risultano essere un ottimo strumento di ordine e chiarezza.
Nel progetto “Educare alla danza” Rita Valbonesi partirà dal raccontare alcune parti del corpo, attraverso immagini adeguate al bambino e darà vita a proposte di movimento per esplorare il corpo, lo spazio e il ritmo; Rosita Di Firma utilizzerà invece il ritmo per sentire il corpo come uno strumento e creare movimento nello spazio. Queste azioni, sapientemente veicolate con il percorso di Anatomia Esperienziale in Movimento, creano un dialogo che permette ai ragazzi e agli stessi insegnanti di percepire una stabilità del corpo, una fluidità del movimento e del pensiero.
La ricerca del percorso formativo parte proprio dal ritmo. Il corpo è ritmo, dal battito del cuore al ritmo delle cellule, senza dimenticare il respiro; la vita è ritmo e per questo tutti i laboratori partiranno proprio dal ritmo dei corpi che verrà scoperto e indagato attraverso il gioco e il movimento.
FINALITÀ GENERALE
Il progetto si rivolge a insegnanti di danza e ad insegnanti di scuola primaria e secondaria sviluppandosi in moduli differenziati a seconda dell’età degli alunni proponendo gli stessi obiettivi ma con contenuti differenti.
L’obiettivo principale è fornire le basi per creare laboratori multidisciplinari che abbiano come comune denominatore la consapevolezza del corpo in movimento e la ricerca creativa del movimento, dello spazio e del ritmo.
RAVENNA 9-10 NOVEMBRE
PRIMO MODULO
1° giornata
Docente: RITA VALBONESI
Il ritmo può aiutare a cambiare la postura ? Quale ritmo e quale postura? Fin dallo stato embrionale il corpo è stimolato da un ritmo interno fisiologico e da un ritmo esterno.
Il ritmo quindi può essere considerato uno strumento ed è fondamentale per la strutturazione dell’asse corporeo.
Gli studi delle neuroscienze degli ultimi anni si sono concentrati molto su come il movimento del corpo sia fondamentale per stimolare e sviluppare la conoscenza di aree fisiche e cognitive.
Un lavoro fatto sul corpo attraverso il ritmo permette di agire sulle aree cerebrali deputate al movimento e sulle aree sensoriali ed emozionali.
2° giornata
Docente: ROSITA DI FIRMA
Ritmo - Elementi di teoria musicale di base (pulsazione, accenti, organizzazione ritmica di un brano.) Focus sulla coordinazione, la memoria attraverso il canto e la riproduzione di schemi ritmici ripetuti.
Come strutturare un laboratorio per bambini/ragazzi utilizzando i materiali sonori forniti o creati.
RAVENNA 30 NOVEMBRE-1 DICEMBRE
SECONDO MODULO
1° giornata
Docente: RITA VALBONESI
Attraverso il lavoro di “ConTATTO” si trasmetteranno i concetti di reciprocità e collaborazione.
2° giornata
Docente: ROSITA DI FIRMA
Passare dalla body percussion al movimento danzato; dopo aver preso in esame un brano, destrutturato ed analizzato ritmicamente, passiamo alla traduzione creativa dello stesso in movimento.