Nato a Milano il 27 dicembre 1937, Roberto Fascilla si è spento ieri tra l’affetto dei suoi cari. Una vita dedicata alla danza, un’arte a cui ha dato tanto e dalla quale ha ricevuto tantissimo: diplomato nel 1956 alla Scuola della Scala, dove di fatto inaugurò i corsi maschili nel dopoguerra, nel 1964 diventò Primo Ballerino del Teatro scaligero e 1969 raggiunse l’apice divenendone Primo Ballerino Étoile. Dagli anni Settanta si è dedicato alla carriera di coreografo e Direttore Artistico; è stato Direttore al Teatro Comunale di Bologna dal 1977 al 1979, Direttore all’Arena di Verona dal 1976 al 1982 e Direttore al Teatro San Carlo di Napoli dal 1990 al 1997. Tra le sue partner si annoverano ballerine del calibro di Vera Colombo, Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e la prediletta Carla Fracci, con cui strinse un vero e proprio sodalizio danzando in diverse produzioni curate da Beppe Menegatti. Negli ultimi anni è stato Direttore della Scuola di danza Principessa di Milano, dedicandosi con passione alla didattica, mentre dal 2010 era Direttore Artistico del Premio MAB - Maria Antonietta Berlusconi, che ha seguito con entusiasmo fino all’ultimo.
In queste ore il mondo della danza si sta stringendo attorno alla famiglia Fascilla, IDA unendosi al cordoglio vuole ricordare il Maestro con tre sostantivi che era solito utilizzare come sinonimo di danza: “fatica, gioia e disciplina”, perfetta sintesi del suo insegnamento da perpetuare ai posteri.
Nell'immagine: Roberto Fascilla. ©Foto di Erio Piccagliani