Da sempre reputo l’America madre di tanti insegnamenti e sogni e da sempre penso quanto sia importante per un ballerino ma, ancor più per un maestro, la formazione che diventa più ricca e professionale quando si costruisce insieme e scambiandosi punti di riflessione. Con queste premesse è nato il desiderio di organizzare un corso di “Acro on stage”.
Brenda Hamilton, in America, mi ha permesso di studiare un nuovo approccio coreografico inserendo l’acrobatica a terra e aerea come collante tra le discipline. L’acrobatica nasce da una grande consapevolezza del proprio corpo e uno studio approfondito degli altri stili di danza. In America gli spettacoli hanno, come dice Brenda, l’esperienza e le competenze per creare un ambiente specifico per qualsiasi esigenza produttiva. Ogni insegnante di danza acrobatica, come ogni allievo che la pratica, deve essere impegnato a sapere di cosa si tratta quando si parla di l’integrità e sicurezza nell’acrobatica.
L’acrobatica, che in questo momento s’inserisce tra una capriola e un volteggio strabiliante, può trovare la sua giusta collocazione in sicurezza, spettacolarità e virtuosismo nel saggio di danza. Il saggio di danza è da sempre uno dei momenti più intensi dell’anno che richiede grande impegno e professionalità, lavoro di squadra e quel pizzico di novità e stupore nel pubblico che sprona la scuola ogni anno a migliorarsi. Accanto alla scelta delle date, della location, dei costumi e delle musiche ciò che rende una scuola professionale è la scelta del saggio, quelle “free why” dove ogni coreografia segue un filo conduttore sottile che lascia lo spettatore con il fiato sospeso fino agli applausi finali alla chiusura del sipario. Il tema dello spettacolo rende chiara la meta, fa seguire a tutti le classi della scuola lo stesso cammino ed è qui che le discipline s’intrecciano, si scoprono, si sfidano, si uniscono: un lavoro di sinergia tra le classi, tra i docenti e tra i ragazzi.
Analizzare il tema, la logica dello spettacolo, inventare creazioni fantasiose, curare i costumi, selezionare con attenzione le musiche, la scelta della location, la cura dei particolari, la preparazione e la tranquillità nostra e dei ragazzi sono tematiche che ogni insegnante deve porsi per la creazione di un saggio, ancor più se si mescolano gli stili e si inserisce l’acrobatica. La creazione della coreografia acrobatica, la scelta delle musiche e il costume adeguato non possono passare in secondo piano e ogni insegnante deve trovare un equilibrio tra le parti non dimenticando il lavoro del singolo e della scuola tutta.
Per tutti questi motivi sono convinta che l’Acro on stage si possa inserire come una nuova e importante risorsa per la formazione degli insegnanti che ogni anno si dedicano alla preparazione del saggio di danza.
Note sull'autrice:
Sara Tisselli
Docente per IDA per i corsi di: