Molto spesso si afferma e si confonde il termine stile con il termine metodo che, invece, sono due aspetti completamente diversi ma complementari. Lo stile è il marchio di una determinata scuola, è la scelta dei mezzi espressivi che costituiscono l’impronta peculiare di una scuola, della personalità di un autore/pedadogista. Il metodo è invece un processo strutturale che segue criteri sistematici in funzione di uno scopo ed è composto da un sistema organico di principi nel quale la disciplina viene sviluppata in modo graduale soprattutto sotto forma di esercizi, in modo da facilitarne l’apprendimento.
In tal senso la grande pedagoga Agrippina J. Vaganova (1879/1951) ebbe la capacità di assorbire le metodiche di maestri provenienti dalle maggiori scuole europee che fino ad allora avevano avuto il primato didattico e coreografico: la scuola francese, la scuola italiana e la scuola danese, e sviluppare una feconda analisi pedagogica di ristrutturazione della Scuola Coreografica fondata nel 1738 consolidando nel tempo una propria didattica e una personale impronta stilistica.
Il merito di Vaganova è stato quello di analizzare in modo dettagliato e decomporre nei singoli elementi tecnici tutti i passi della tradizione accademica delle tre maggiori scuole enunciate sopra elaborando un sistema pedagogico caratterizzato da un crescendo di difficoltà tecnica e di complessità compositiva che prevedeva otto anni di studio.
Questa elaborazione metodologica, assolutamente sistematica ed esauriente, costituisce la base solida di uno studio progressivo in relazione all’età e al livello di sviluppo psico-fisico. Il suo metodo conferisce organicità e coerenza sul piano didattico e stilistico, mettendo in evidenza l’importanza del centro del corpo (il bacino) dal quale si originano tutti i movimenti; crea un nuovo linguaggio per un corpo forte, potente, sicuro, una base solida che consente al danzatore e al suo corpo di acquisire (metodo) ed eseguire (stile) con facilità, destrezza maggiore armonia nei movimenti ed espressività artistica.
Quindi, sintetizzando, il metodo e lo stile di una scuola, traggono origine dalla tradizione ma soprattutto dalla personalità dell’autore/pedagogista che ha sistematizzato una propria visione di metodo organico derivato da proprie esperienze formative e artistiche che lo ha portato inevitabilmente ad uno stile proprio in cui si delinea una “scuola”.
Prendendo in esame il metodo Vaganova, la scuola si è formata attraverso l’analisi scientifica della fluidità nei movimenti delle braccia proprie dei francesi e la bravura nei giri e nei salti degli italiani.
Quali criteri pedagogici hanno influenzato la Vaganova nella sistematizzazione del suo metodo e dello stile?
Del metodo e stile italiano sicuramente la logica pedagogica e di metodo è stata maturata attraverso la conoscenza diretta del metodo d’insegnamento di Enrico Cecchetti mutuando in particolare i principi tecnici del suo “sistema dei giorni della settimana”, ovvero la ripartizione degli esercizi in una periodizzazione ciclica settimanale cambiandone in modo graduale l’intensità dello sforzo giorno dopo giorno, in maniera equilibrata e secondo una precisa logica didattica, sviluppandone gradualmente la fluidità, l’ampiezza e l’armonia del movimento, la purezza delle linee, la forza, la stabilità, la coordinazione e la velocità.
Del metodo e stile danese, da August Bournonville a Christian Johansson, di cui è considerato uno dei capiscuola dello stile e della tecnica bournonvilliana in Russia, la Vaganova ha analizzato e studiato qualità fisiche come bellezza, vigore, leggerezza, vivacità, musicalità; qualità intellettuali come gusto, perseveranza, immaginazione e qualità artistiche come grazia, morbidezza, “aplomb”, elasticità e precisione.
Appare chiaro che Vaganova affini il suo metodo attraverso l’analisi dei movimenti eseguiti duranti le lezioni di Johansson, in particolare l’estrema purezza stilistica: eliminazione di ogni parvenza di sforzo e uno sviluppo della fluidità, dettate dalla scuola francese di August Vestris.
In sintesi, quando parliamo di metodo Vaganova dobbiamo ricordare che è un metodo scientifico perché nasce da un’attenta analisi, sperimentazione, ricerca, ma soprattutto da un’attenta riflessione critica su se stessa e la sua formazione didattica e artistica.
Bibliografia:
Danza - a cura di Donatella Ferrara - Ed. Mediterranee
Basic principles of Classical Ballet - Dover Publications
Storia della danza e del Balletto - Alberto Testa - ED. Gremese