Accedi

Inserisci le tue credenziali

Nome Utente *
Password *
Ricordami
Quando le punte?

Quando le punte?

E' risaputo che sempre più precocemente si inizia la pratica della danza e  spesso ci viene chiesto di rispondere a tre importanti domande sull’uso della scarpa da punta: come mettere un piede giovane in punta? quando? quale scarpetta usare?

Solo conoscendo le tappe dello sviluppo del piede, la sua biomeccanica e la tecnica della danza nell’esecuzione dei fondamentali tecnici, è possibile dare una risposta corretta a queste tre domande. 

Il piede è una struttura anatomo-funzionale molto complessa, essendo costituito da 26 ossa e 29 articolazioni. 

Il piede è capace di assolvere a due importanti funzioni: è organo di senso e di moto, capace cioè di trasferire al terreno la forza espressa dalla contrazione muscolare e di adattarsi perfettamente e istantaneamente alle condizioni di appoggio in cui esso si trova. 

Nella pratica della danza classica, il piede è anche organo adibito all’espressività, alla gestualità; è quindi parte di un gesto esteticamente ricercato e studiato. 

Da un punto di vista funzionale e anatomico, il piede cambia con la crescita, e in questa fase della vita esso è predisposto ad alcune patologie che gli insegnati di danza dovrebbero conoscere. Tra queste, le più frequenti sono a carico del tallone e delle teste dei metatarsali. Vengo chiamati ‘dolori di crescita’ ma sono vere e proprie patologie, denominate osteocondrosi, che in alcuni distretti del piede guariscono senza problemi, in altri invece possono portare a progressiva deformità e dolore cronico, fino a condizionare quindi l’abbandono della danza classica proprio perché risulta difficile lavorare in mezza punta.

Le osteocondrosi più frequenti, nella danza, sono:

- Morbo di Haglund-Sever-Blanke: processo infiammatorio del tallone che colpisce soprattutto i maschi dagli 8 ai 15 anni, per eccessiva trazione del tendine Achilleo, della muscolatura plantare e della spinta accrescitiva del piede. Tipicamente colpisce piedi pronati o piatti, con tendine d’Achille poco distendibile. Guarisce spontaneamente anche se, talora, occorrono molte settimane.

- Morbo di Kohler II e III: interessa la testa del II e del III metatarsale, di solito in ballerine dagli 11 ai 18 anni. Occorre riconoscere precocemente questa patologia, in cui la testa del metatarsale può andare incontro a progressiva deformità e appiattimento, forma che impedisce il carico e la mezza punta poiché assai dolorosa (Figura 1).

medicina1

 

Tra le patologie legate alla crescita e all’anatomia, ricordiamo le presenza di alcune ossa accessorie a livello della caviglia, la cui presenza potrebbe limitare l’escursione articolare della caviglia. Tra le più famose, l’os trigonum. Questo è un ossicino posizionato posteriormente a livello della caviglia, assai doloroso nel movimento di estensione massima del piede, quindi capace di rendere impossibile la mezza punta e la punta (Figura 2).

Vogliamo inoltre ricordare le patologie da tecnica errata e da overuse/overlavoro. Nel corso di questa rubrica abbiamo più volte sottolineato come gli errori tecnici, chiamati screwing del ginocchio e rolling in e winging della caviglia possano predisporre a molte lesioni anche in ballerini in età di accrescimento: alluce valgo e tendinopatie del tibiale posteriore, flessore dell’alluce e peronei (Figura 3).

Una delle patologie da overuse/overlavoro più frequenti ma la cui insorgenza è spesso subdola è la frattura da stress. Tipicamente i ballerini sviluppano la frattura da stress alla base del secondo metatarsale, già a partire dai 12-13 anni di età. L’origine del dolore è incostante, dorsale, soprattutto dopo la lezione, ma ben presto persiste anche durante le lezioni. Sono colpite soprattutto le ballerine, sia dotate di ‘grande collo piede’ che di ‘scarso collo piede’, cui si associa spesso anche un ginocchio molto recurvato. Il quadro viene completato da errori tecnici (rolling in) e da abitudini alimentari sbagliate e dall’assenza del ciclo mestruale (amenorrea primaria o secondaria).

Dopo questa veloce descrizione delle patologie più frequenti, cercheremo di dare risposta alle 3 domande iniziali.

Quando la punta?

Sicuramente mai prima dei 10 anni di età, poiché il piede è ancora troppo immaturo e i nuclei di accrescimento delle ossa ancora troppo suscettibili a danno. Ci sembra giusto iniziare lo studio della scarpa da punta tra i 10 e i 12, ma devono esistere condizioni importantissime:

1) la ballerina deve infatti possedere un tronco stabile e forte

2) deve sapere controllare e mantenere il corretto aplomb a livello dell’arto inferiore

3) deve saper eseguire correttamente i fondamentali tecnici in mezza punta e possedere un buon en dehors

Come iniziare lo studio delle punte?

Per poter indossare le scarpe da punta occorre preparare progressivamente il piede. Credo sia corretto dire che il piede andrebbe preparato da subito e al più presto. Occorrerebbe infatti iniziare il rinforzo muscolare e la correzione degli errori tecnici già a partire dai 6 anni di età. Un lavoro attivo costante, dove si eseguendo esercizi specifici per la muscolatura del complesso piede/gamba durante la sbarra a terra e si ricerca quindi di stimolare la muscolatura intrinseca del piede (lombricali, interossei) ed estrinseca (muscoli della pianta del piede, muscolo tibiale posteriore, flessore dell’alluce, peronei, surali). In piedi, alla sbarra, si dovrà preparare il piede migliorando, progressivamente negli anni di studio, l’aplomb dell’arto inferiore, la stabilità del piede, correggere l’en dehors e iniziare quindi a lavorare la mezza punta.

In alte parole, il piede dovrà arrivare a 10 anni forte e stabile abbastanza per poter iniziare a indossare la scarpa da punta. Quando i 3 requisiti sopra elencati saranno acquisiti, si potrà pensare di far lavorare con più assiduità le ballerine con la scarpa da punta. Esistono anche esercizi specifici per rinforzare selettivamente i muscoli interessati all’uso della scarpa da punta (Figura 4).

medicina2 

Quale scarpetta?

 

L’uso della scarpa da punta fu introdotto nel 700, al fine di migliorare l’aspetto estetico delle ballerine. Da allora la scarpa si è molto evoluta, grazie al perfezionamento dei materiali e della tecnica di costruzione. Come noto, le differenze maggiori riguardano la suola, la mascherina, il puntale e la pianta.

In generale potremmo dire che una punta con mascherina alta andrebbe usata nei piedi con dita lunghe e piedi molto dotati, mentre si può ipotizzare di usare punte con mascherine più basse in quei piedi con dita corte o scarso collo piede. Occorrerebbe non modificare la suola, sebbene sia in uso in alcune ballerine professioniste tagliare (talora pericolosamente) la suola in legno o cartone per motivi estetici. Sarebbe invece più opportuno, soprattutto all’inizio, scegliere suole rigide per piedi imperlassi/iperflessibili, e suole più deformabili per piedi più rigidi.

La larghezza del puntale deve essere scelta in relazione alla forma del piede. Piedi con avampiede largo non possono calzare punte con puntale stretto, questo provocherebbe l’affollamento delle dita e comparsa di dolori, crampi, callosità. Come noto, è meglio scegliere puntali taglia M per i piedi più stretti e taglie W per piedi con pianta più larga. 

Focalizziamo inoltre l’attenzione su due altri fattori, quali l’uso degli elastici per aiutare il piede ad essere “contenuto” nella scarpa laddove i soli lacci non bastano, e l’uso dei puntali in silicone o materiali similari.

Il puntale in silicone (sostituito da molte ballerine con altri mezzi quali un fazzoletto, una spugnetta per i piatti, ecc…) è molto importante in quanto riesce a migliorare la congruenza forma e lunghezza delle dita e forma interna del puntale. Impedisce quindi frizione eccessivi e prevenire lesioni cutanee e delle unghie e aumenta la superficie di contatto dita/puntale.

 

In pillole

 

 

1. L’uso della scarpa da punta dovrebbe partire all’età di 10-12 anni

2. La punta dovrebbe essere usata solo quando la tecnica in mezza punta è perfetta e il piede forte e stabile

3. Proteggi i piedi nella scarpetta, usando puntali e cerotti

4. Preparati bene sia da un punto di vista tecnico che muscolare. I piedi hanno molti muscoli, tutti importanti per l’uso della punta

5. Abbi cura dei tuoi piedi e non trascurare mai un corretto lavaggio, la cura delle unghie e delle lesioni da sfregamento

 

 

 

 

 

© Expression Dance Magazine - Dicembre 2018

 

 

 

 

 

 

Letto 16387 volte

Lascia un commento

Verifica che tutti i dati nei campi con (*) siano inseriti. Non è permesso l'inserimento di codice HTML.

 

 

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

RICEVI GLI AGGIORNAMENTI E

SCARICHI GRATIS

EXPRESSION DANCE MAGAZINE  

 

cope

 

 

 

 

Segreteria didattica:

CENTRO STUDI LA TORRE Srl 

Organismo di formazione accreditato ai sensi della delibera di cui alla D.G.R. N. 461 / 2014.

Ente accreditato alla formazione Azienda Certificata ISO 9001-2015

 

CONTATTI

Indirizzo: 

Via Paolo Costa 2, 48121 Ravenna

Telefono: 

+ 39 0544 34124

CONTENUTI GRATUITI

Scarica gratis contenuti sempre nuovi sul mondo della danza