di Roberta Bezzi
In questo ultimo strascico d’estate, nelle scuole di danza fervono già i preparativi per l’inizio del nuovo anno accademico che si prospetta sempre ricco e carico di novità. L’entusiasmo è certamente la parola d’ordine anche per chi ancora deve crescere e affermarsi, ed è soprattutto la dote giusta per rinnovarsi e ricercare nuovi stimoli attraverso cui coinvolgere i propri allievi. Perché fare danza, indipendentemente dal fatto che il livello sia di tipo amatoriale o professionale, deve essere prima di tutto una gioia e un piacere. Solo così, infatti, può sbocciare la passione, quella vera che accompagnerà i giovani per tutta la vita. Ed è questo il regalo più bello che insegnanti e genitori possono fare a un figlio per aiutarlo a trovare la propria strada. Troppo spesso infatti sono i genitori a decidere per i figli, cercando di orientarli verso i propri interessi e far sì che realizzino i loro sogni di bambino. Il caso più ‘tremendo’ si verifica quando il figlio ha realmente una dote per quella disciplina così cara al genitore, ma senza provare un reale trasporto. Spinto dagli eccellenti risultati, il genitore alzerà sempre di più l’asticella degli obiettivi, con il rischio che il figlio decida un giorno di mollare tutto sopraffatto dal carico di aspettative… ‘altrui’ e non proprie. Quanti talenti si sono ‘fermati’ e hanno rinunciato a una brillante carriera, per mancanza di passione? Tanti. Certo, forse sono di più i giovani animati da grande passione che avrebbero voluto avere quel quid in più per emergere. Ma la differenza è che questi ultimi, anche se non sono riusciti a trasformare la propria passione in una professione, probabilmente saranno ancora lì – a qualsiasi età – a dedicare parte del proprio tempo libero a quella disciplina che li ha ‘abbagliati’… I genitori hanno grandi responsabilità, ma anche gli insegnanti... Quanti sono davvero in grado di capire le vere esigenze degli allievi, con la giusta dose di empatia? Pochi. Alcuni, di fronte ad allievi molto dotati e motivati, non riescono a trovare la forza di far loro spiccare il volo altrove. Altri invece, all’interno di percorsi professionali, arrivano a ‘logorare’ la passione dei loro giovani allievi, perché troppo invasivi, martellanti nelle richieste e pochi inclini a curare anche il lato umano dei rapporti. Questi, sia pure agli estremi, sono i due errori più comuni. Scoprire una passione, è la più grande fortuna che si possa avere nella vita perché arricchisce e aiuta a darsi degli obiettivi. A tutti voi che praticate danza con passione, un solo consiglio: non consentite a nessuno di spegnere quella grande fiamma!
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